Belmonte
Mezzagno
(provincia
di Palermo)
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storia
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Le prime notizie su Belmonte risalgono al 1400, quando Belmonte era un feudo di proprietà della nobile e antica famiglia Afflitto, come risulta dal testamento fatto a Palermo l' ottobre 1439 da Pietro Afflitto il Vecchio presso il Notar Luca Lombardo. |
- La famiglia Afflitto | ||||||
- La famiglia Ventimiglia | |||||||
- La nascita di Belmonte | |||||||
- Origine del centro abitato | |||||||
- Origine del nome | |||||||
La famiglia Afflitto era giunta in Italia con la venuta dei Normanni: essa discendeva dai famosi principi Normanni: essa discendeva dai famosi principi Normanni che abitarono nella Città di Scala della provincia di Principato Citra dove avevano acquistato vasti possedimenti. Essendosi alcuni dei suoi membri distinti in alcune battaglie avevano ottenuto numerosi feudi nell'Italia Meridionale. L'origine di questa famiglia è fatta risalire ad un Placido romano, maestro dei cavalieri dell'imperatore Troiano che dopo essersi convertito alla fede fu martirizzato: e per tale ragione i suoi figli furono detti dell'Afflitto. La famiglia Afflitto soggiornò in Napoli dove fu annoverata prima fra le famiglie nobili del seggio di Portanuova e dopo fra quelle del seggio Nilo. Lo stemma di questa famiglia era costituito da un "campo celeste sparso di campanelle d'oro sopra delle quali una targa d'oro con una palma verde e due pavoni del loro colore uno alla destra e l'altro alla sinistra". Il primo Afflitto passato in Sicilia ai servizi del RE Giacomo d'Aragona fu Pandolfo, sposato alla figlia di Guglielmo Portacorona e da tale unione nacque Francesco il quale fu senatore di Palermo nel 1329. A costui successero Pietro che fu giurato nel 1413, Nicolò Antonio pretore negli anni 1518-1526 e 1531 e Pietro che ebbe l'uffizio di capitano nel 1535. Baldassarre, Ilaria e Onofria furono figli di Pietro e dal primo nacque Pietro II che tu anche capitano e pretore di Palermo. Nicolò Antonio II ebbe Pietro III che sposò la figlia del barone di Ficarra con la quale ebbe Vincenzo, Ottaviano, Girolamo ed altre cinque figlie. Vincenzo sposò donna Francesca Badi e Mastrantonio e da loro nacquero Pietro IV, Annibale, Cesare, Orazio, Scipione ed altri. Pietro IV ebbe in moglie donna Eleonora La Grua di Carini da cui venne Vincenzo II sposo di donna Isabella Morso. Nel 1627 Vincenzo II chiese al RE Filippo IV di Spagna gli onori del principato, ma morì poco tempo dopo; così la moglíe divenne la prima Principessa di Belmonte. Dalla sua unione con Vincenzo Afflitto II nacque Marchisio che ricevette dalla madre il titolo di Principe di Belmonte come risulta dagli atti del 18 marzo 1638 del Notar Vincenzo Quaranta di Palermo. Lo stesso Marchisio chiese ed ottenne dal Re Filippo IV il 22 agosto dei 1628 la conferma dei mero e misto impero e la facoltà di potere costruire in quella terra un casale sotto il nome di Belmonte; ottenne anche la licenza e diritto d'armi con la quale poteva fare dei soldati tra gli abitanti e difendere il casale in caso di guerra. Marchisio non riuscì a trasformare il feudo di Belmonte in un centro abitato. Egli morì senza prole ed il suo titolo di Principe di Belmonte passò al fratello Alvaro, investito il 5 dicembre 1640 e marito di Giovanna Agliata e Bellacera. Non ebbe figli e gli successe il cugino Vincenzo, investito il …..dicembre 1648. Questi ebbe dalla moglie Ninfa Bellacera il figlio ed erede Gerardo che si sposò con Giovanna Gaetani e Morra, dei Principi del Cassaro. Gerardo morì nel 1663 lasciando erede la figlia Ninfa d'Afflitto e Gaetani la quale nel 1663 andò in sposa a Francesco Ventimiglia e Rossel signore di Gratteri e S. Stefano, il quale si investì del titolo di principe di Belmonte il 31 marzo 1668. |